E’ ora il turno della configurazione con un terminale portatile PDA. Non entriamo nel dettaglio della modalità di scambio delle informazioni tra PDA e personal; giusto un accenno. I protocolli disponibili sono via cavo USB, bluetooth o ethernet, e le configurazioni con cui tale scambio di dati avviene possono essere in emulazione tastiera o emulazione seriale piuttosto che con una comunicazione socket client/server.

Una modalità sempre molto valida è quella che si basa su files condivisi: il PDA scrive risultati in un file in una locazione condivisa mentre il PC li rilegge ad operazione completata.

  Read-Write-RFID
Come per gli scorsi post, l’operazione che viene descritta nell’articolo è la sola operazione di inventory.
  Schema-PDA-RFId
Connessione di un reader su SD ad un PDA
Una configurazione classica prevede che il PDA sia dotato di uno slot SD (Secure Digital) libero a cui collegare un reader adatto alla connessione a tale porta. Tutti i PDA moderni dispongono di un sistema operativo come può essere WinCE, WinMobile o PalmOS per i quali sono stati sviluppati dei driver appositi per i reader RFId.
Oltre ai driver, questi reader sono dotati anche di un vero e proprio SDK (Software Development Kit) che, tramite librerie e codice sorgente, permettono allo sviluppatore di usare il dispositivo all’interno di un programma sviluppato esattamente per lo scopo.
Alcuni PDA di carattere industriale presentano invece dei reader RFId integrati e, molto spesso, abbinati a reader barcode monodimensionali o bidimensionali. In tale situazione è il produttore stesso del PDA a fornire le librerie necessarie per lo sviluppo e l’utilizzo dei dispositivi integrati.
Un reader RFId su slot SD è SDiD1020, HF a 13,56MHz MultiISO, il cui datasheet e la descrizione la potete trovare nella sezione prodotti.