Il “camerino intelligente” è uno strumento efficacie ed efficiente che deve essere implementato con lo scopo di aumentare le vendite del proprio punto vendita.
Tendenzialmente chi implementa questo sistema, ha già installato la tecnologia a radio frequenza all’interno del proprio store per gestire magazzino, entrata merce e lo scarico dal punto vendita a fronte di vendite.

Avendo implementato già la tecnologia e avendo già preparato i database contenenti e relazionanti gli articoli presenti in negozio, implementare lo smart fitting room sarà più semplice e meno costoso. Ovvio che se invece si deve preparare anche tutto il database della merce accompagnando ogni matricola di molte informazioni allungherà la partenza del “camerino smart”. Entrando più nello specifico del sistema, questo potrà essere installato sia su server residenti all’interno del negozio che su piattaforme web-based (vedi Ali4Esc). Al fine di implementare una struttura hardware software efficiente, è necessario un ottimo lavoro di preparazione dei dati in primis e poi delle strategie di marketing che devono sovrintendere la logica del software.
Ovviamente come accennato qualche riga sopra, se il lavoro di inserimento merce a database fosse già stata fatta, resta solo il lavoro relativo alle logiche del camerino e alle azioni che esso dovrà essere in grado di fare.
Una fase importante per l’implementazione del sistema è pensare a livello fisico come ottimizzare le prestazioni dello stesso; questo significa utilizzare materiali che non creino interferenza o che volontariamente la creino in determinate zone in cui non vogliamo che le letture vadano oltre. Quindi oltre alla scelta dell’hardware migliore, dei processi gestiti dal software è importante anche operare una corretta analisi delle strutture da realizzare e dei materiali da impiegare per esse, come per esempio metalli, pareti, colori, vernici speciali, pannelli speciali, etc..
La prima case history relativamente a uno smart fitting room è stata fatta nel lontano 2007 da Galeria Kaufhof del gruppo Metro, ad Essen in Germania. Un’altra applicazione è stata eseguita da Billabong nel 2011 nel punto vendita presente presso il centro commerciale Iguatemi Alphaville a Barueri in Brasile. Da allora altri big names hanno implementato la struttura all’interno di un loro punto vendita, come per esempio Prada a NY.
Abbiamo sentito spesso parlare di smart mirror. Che differenza c’è tra uno smart mirror e uno smart fitting room? Se parliamo di Smart Mirror, stiamo entrando non in un “semplice” smart fitting room, ma bensì in un super smart fitting room. Che differenza c’è? Beh la differenza sta proprio nella presenza o meno di uno smart mirror. Uno specchio intelligente è un dispositivo che permette al cliente di interfacciarsi con il sistema e con il personal assistant informatico. Non per forza questo deve trovarsi all’interno del camerino ma potrebbe trovarsi anche all’interno delle corsie del negozio. Ovviamente la presenza del personal assistant avverrà solo nei casi in cui lo specchio sia presente internamente a un box di prova. Se fosse installato esternamente diciamo si “limiterebbe” a eseguire azioni relative al capo che si ha in mano quando si è di fronte allo specchio senza mai entrare troppo nel “personale” del cliente. La peculiarità di questo specchio ingegnerizzato è il fatto di creare veloci visioni virtuali tridimensionali partendo da immagini bidimensionali. Così facendo un cliente è in grado di avere chiaramente idea di cosa sta indossando e di come gli sta addosso. Altra caratteristica è che al modello 3d di noi stessi che vediamo con indosso un determinato capo, gli si possono aggiungere una serie infinita di accessori, anche senza che noi li abbiamo fisicamente in mano o indosso. Questo è stato dimostrato con i dati di chi lo ha implementato agevola in modo sensibile l’aumento delle vendite.
Concludiamo così questa serie di 4 articoli nella quale abbiamo parlato della tecnologia del futuro nel mondo del retail. Questa tecnologia, come l’RFID d’altronde, è uno strumento in grado di aumentare l’efficienza dei processi sorvegliati, aumentando così il fatturato e il guadagno del retailer.