07.11.17_tag_palle_nflSono 4 anni che la famosa lega americana di football, la NFL (National Football League) ha adottato la tecnologia a radio frequenze.

Attraverso l’RFID la lega ha vinto il problema dei biglietti contraffatti e ha iniziato un processo di miglioramento della fan experience e fan watching experience, ossia l’esperienza dell’evento vissuta dallo spettatore allo stadio o in TV. 
Il sistema produce un quantitativo enorme di dati messi a disposizione dalla lega ai team, i quali possono gestirli e analizzarli al fine di meglio comprendere la propria squadra e come migliorare i giochi e i movimenti in allenamento.

Arriviamo quindi alla novità per la stagione riguardo l’utilizzo delle radio frequenze: tracciare i palloni da gioco.

Tracciare i palloni significa accoppiare un transponder all’ovale, senza andare a modificare nulla che possa andare a discapito dello spettacolo. Così, uno studio combinato tra la NFL, Wilson (azienda produttrice dei palloni da gioco ufficiali) e Zebra (colosso che ha il contratto di implementare la tecnologia RFID nella lega) ha permesso di realizzare un tag speciale, accoppiato alla valvola del pallone, che non comporta alterazioni nel peso o nella rotazione. Nella foto è quello in alto vista fronte e retro.

Ora tutto ciò che è presente nel campo da gioco, pallone, giocatori, arbitri, guardalinee, piloni e segna yards è tracciato e rintracciabile.

Lo scopo di questa e delle altre implementazioni RFID resta sempre lo show e il suo miglioramento.

Così facendo la lega automatizza l’ultimo elemento che fino ad ora veniva analizzato dall’uomo. La palla, i suoi movimenti, le sue finte e i suoi fumble.
Sarà uno strumento utile anche per i team per migliorare gli allenamenti al fine di aumentare le performance della squadra e il raggiungimento degli obiettivi societari.

Non ci resta che metterci in poltrona e pensare che ogni animazione che vedremo durante la partita, relativa a movimenti di uomini, linea di scrimmage, quaterback, runningback e tutto il resto è così preciso grazie all’RFID .