HF vs UHF

Nov 25, 2009

Le due tecnologie predominanti sul mercato RFId sono HF, acronimo di High Frequency – 13.56MHz, e UHF, acronimo di Ultra High Frequency – 866/917MHz, a seconda delle nazioni.

Quando l’attenzione verso questa tecnologia conquistò gli operatori del settore italiani, la sola banda di frequenze ammessa per questa comunicazione senza fili era rappresentata dalla portante a 13.56MHz. Risulta quindi chiaro che l’intera popolazione dei progetti partiti dagli anni 2000 fino al 2007 fossero focalizzati verso questa frequenza e che ogni sforzo del settore fosse orientato a migliorarla, sia come strumenti che come processi.

Da qualche anno, la nuova frequenza UHF, già permessa nella banda dei 917MHz negli Stati Uniti, viene destinata in Italia all’uso in logistica e quindi concessa al mondo RFId. Questa data ha rappresentato una svolta per il mondo dell’identificazione automatica in radiofrequenza: sia per la tecnologia entrante UHF che per la tecnologia esistente HF, quest’ultima subendo un calo di interesse. Un approccio piuttosto discutibile ha infatti destinato numerosi progetti all’uso con la banda UHF, dimenticando e abbandonando quasi del tutto la ormai consolidata, e ricca di pregi, 13.56MHz.

L’errore nel nuovo pensiero UHF e’ stato particolarmente rilevante: soppiantare la banda HF e preferire la banda UHF, senza analizzare pregi e difetti di entrambe ha fatto perdere numerose possibilità di business. Le caratteristiche dei due standard sono infatti per lo più complementari e vengono riassunte di seguito.

HF

RFId in tecnologia HF vengono utilizzati generalmente per applicazioni di prossimità o comunque quando la distanza e la popolazione dei tag non e’ eccessiva. Quindi:

  • Vicinity cards (antifurti, abbonamenti..)

  • Electronic passport

  • Controllo accessi con gates o lettori a muro

  • Time & Attendance

UHF

Sistemi UHF vengono generalmente usati quando le distanze operative e/o il numero di tags da collezionare e’ elevato. La liberazione delle frequenze UHF con 2W di potenza permette di raggiungere distanze in aria libera pari a piu’ di 3 metri. Quindi:

  • Validazione pallet/spedizione merci

  • Inventario elettronico di magazzino

  • Monitoraggio Human Resources

Usare UHF per applicazioni di prossimità implica lavorare con potenze molto ridotte e costruire antenne apposite per attenuare il campo elettrico stesso. Dall’altra parte, costruire gate HF significa investire alte potenze e bassi rendimenti per coprire distanze ideali per i prodotti UHF.

Le due tecnologie hanno quindi vita propria e poche sovrapposizioni applicative di campo.

Conclusioni

In questo articolo sono state presentate le due tecnologie RFId disponibili sul mercato, analizzandone vantaggi e svantaggi, unitamente a possibili usi. Si vuole evidenziare ed incoraggiare la coesistenza delle due tecnologie, sfruttando al massimo i pregi di entrambe per le relative applicazioni.