Abbiamo voluto pubblicare questo post per descrivere le competenze che devono presentare le aziende che si qualificano come RFId Integrator e, parallelamente, l’approccio che vogliamo consigliare alle aziende, potenziali clienti, che si vogliono avvicinare alla tecnologia. L’argomento è stato diviso in 7 punti: ogni punto descrive un aspetto.

 

  1. RFId non è la soluzione a qualsiasi problema
State lontani da qualsiasi integratore che si propone di vendervi la soluzione ad ogni problema della vostra azienda usando l’RFId: nessuna tecnologia e nessuna gestione vi risolverà tutti i problemi! RFId e RTLS (Real Time Location System: sistemi di localizzazione in tempo reale in radiofrequenza; solitamente basati su RFId, principalmente attivi ma anche passivi) sono tecnologie che riescono ad inquadrare problemi di logistica e di gestione ben precisi e molto spesso non risolvibili con altri sistemi di identificazione più usuali (barcode, ad esempio).
 
  1. La tecnologia RFId non è omogenea
Sappiamo già da tempo che esistono numerosissime differenze tra RFId e RFId:
         frequenze che variano da 125KHz a 2.4GHz;
         RFId passivi, semi-passivi o attivi;
         RFId con memoria o senza;
         RFId con memoria scrivibile una volta sola (OTP) o più volte indistintamente;
         …altro…
La scelta tra le tipologie descritte va fatta in funzione dell’uso e non bisogna partire dal presupposto che possano essere mischiate tra loro! Ciò non significa che non si possano avere due tecnologie diverse: l’importante è che gestiscano due processi distinti!
 
  1. La tecnologia RFId spesso non funziona al primo colpo
Questa frase è molto realistica se:
         le aspettative non sono realistiche;
         il progetto non è stato affrontato con una dettagliata analisi elettromagnetica;
         gli oggetti da taggare e le condizioni operative non rispettano quanto detto al punto 2 a riguardo delle varie tipologie di tecnologia;
         viene usato per fissare un problema di organizzazione anziché un problema di identificazione (progetto fuori target);
         viene implementato per ragioni sbagliate, nel luogo sbagliato o dalle persone sbagliate.
 
  1. RFId può dare un valido ROI
La chiave per avere un ROI (Return From Investment: ritorno dall’investimento) vale per un sistema RFId tanto quanto per qualsiasi investimento aziendale. Un management accorto deve analizzare i punti di costo della propria azienda e se l’RFId è una valida soluzione (o l’unica) valutare il costo della soluzione ed il costo del problema: matematicamente si ottiene il ritorno dall’investimento.
 
  1. Un sistema RFId richiede pensiero e pianificazione
Questo concetto è molto importante: ogni aspetto di un progetto, a maggior ragione RFId, deve essere preso in considerazione: pena il fallimento dello stesso. Quando parliamo di “aspetto” intendiamo non solo quello economico o tecnologico ma anche quello sociale. E’ possibile affrontare un favoloso progetto di monitoraggio delle risorse aziendali per migliorare i turni di lavoro, minimizzare gli sforzi umani e posizionare al meglio le proprie risorse ma tutto ciò non può funzionare se i lavoratori si sentono spiati e controllati: è importante che l’aspetto comunicativo venga affrontato al meglio: è praticamente più importante dell’aspetto tecnologico.
 
  1. Le case history RFId sono utili ma ogni lavoro va considerato come unico
Sebbene esistano centinaia di esempi ben commentati di come la tecnologia abbia risolto problemi reali, è importante considerare ogni lavoro come unico, anche se somigliante al 95% con uno già affrontato. Prima di poter affermare che una case history spossa essere ripetuta è bene affrontare il punto 5 descritto sopra con cura!
 
  1. Un sistema RFId non deve essere implementato “al risparmio”

Non stiamo parlando dell’hardware RFId: quello può essere trovato a basso costo praticamente ovunque in rete. Quello di cui parliamo è l’esperienza e la conoscenza dei campi elettromagnetici e di tutti i parametri tecnici dei materiali: skills non facilmente riconoscibili se il progetto è affrontato al risparmio. Mentre esiste un libro chiamato “RFId for dummies” che illustra la tecnologia, è bene notare che non esista un “RFId implementation for dummies”!!