Mercoledì 25 Marzo si è conclusa la 49esima edizione della fiera internazionale Vinitaly.
RFIdSoluzioni e Neos Group erano presenti al Vinitaly per far conoscere agli espositori le diverse funzionalità rappresentate dalla tecnologia a radio frequenze.

L’utilizzo congiunto della radio frequenza e di una piattaforma software in grado di gestire la tecnologia RFId permette di eseguire le seguenti azioni:
      A.   Brand Protection (protezione originalità dei propri prodotti);
      B.   Assets Management (gestione dei beni mobili e immobili);
      C.   Delivery Conditions Monitoring (monitoraggio delle condizioni di trasporto e distribuzione);
      D.   InStore Applications (applicazioni all’interno dei punti vendita).
A) Brand Protection
Sappiamo benissimo che il vino e l’olio più prestigiosi sono soggetti ad azioni fraudolente di contraffazione. Per quanto riguarda l’olio, spesso si trova in commercio comune olio di semi spacciato per olio extravergine di oliva; nel settore enologico invece si rischia di comprare del normale vino pensando sia Brunello, Montepulciano, Prosecco o Chianti; oppure si crede di acquistare una bottiglia “storica” di valore, magari accompagnata da certificazioni e documentazioni varie, ma che risulta poi essere un falso come falsa è la documentazione ad essa allegata.
Con l’RFId queste problematiche possono essere eliminate definitivamente, in quanto rappresenta l’unico strumento che ad oggi permette la garanzia al 100% l’originalità di un bene.
Altro vantaggio per i produttori derivante dalle caratteristiche proprie della tecnologia è l’eliminazione della distribuzione dei propri prodotti in punti vendita non autorizzati, il cosidetto mercato grigio. Questo si può facilmente verificare, in quanto ogni bottiglia ti permette di verificare i movimenti e quindi capire chi ha distribuito il proprio prodotto dove non doveva.
Fisicamente il tag o transponder può essere posizionato sia sotto l’etichetta principale o la controetichetta oppure inserito nella capsula o nel tappo.
B) Assets Management
A livello manifatturiero la gestione degli assets, cioè dei beni mobili e immobili di proprietà dell’azienda, è il campo dove si contano oggigiorno più applicazioni della tecnologia RFId. Questo perché nella maggioranza dei casi l’utilizzo della tecnologia a radio frequenze è giustificato dal valore del prodotto tracciato. Anche al Vinitaly si è parlato di gestione dei beni aziendali, soprattutto di gestione delle botti. Queste hanno un valore importante ed è importante tracciare sia la loro ubicazione all’interno del magazzino, sia tenere aggiornate le informazioni relative ad ognuna di esse (data messa in botte, grado invecchiamento, stagionature, politiche di rotazione, inventario, etc…) interrogabili in qualsiasi momento.
C) Delivery Conditions Monitoring
Spesso la fase di spedizione dei propri prodotti è una fase non controllata, che può portare il bene trasportato a contatto con situazioni ambientali estreme. E’ importante che sia il vino che l’olio, durante il trasporto, non entrino in contatto con questo tipo di condizioni, che possono pregiudicarne la qualità. Accoppiare un tag RFId con un sensore di temperatura e inserire il tutto all’interno dell’unità di movimentazione primaria (scatolone) è lo strumento più efficacie per verificare il corretto trasporto. Tecnicamente l’oggetto costituito da un transponder a radio frequenza associato (tendenzialmente UHF) a un sensore che permette di memorizzare le variazioni della temperatura, dell’umidità o di qualsiasi parametro ambientale si chiama Datalogger RFId. Questi dispositivi, trovano ampio utilizzo nella gestione anche delle caratteristiche ambientali delle cantine, intese come luogo di stoccaggio dei propri prodotti. L’utilizzo di questi sistemi permette all’utilizzatore di consegnare certificazioni e attestati in riferimento all’elevato grado di precisione all’interno della propria supply chain certificata.
D) InStore Application
Come il titolo del paragrafo suggerisce, ora parliamo di come l’RFId trova applicazione all’interno dei punti vendita.
Un primo utilizzo della tecnologia permette di aiutare i propri clienti durante la fase di acquisto condividendo con essi informazioni relative ai propri prodotti. Le informazioni condivisibili possono essere di carattere enologico, tecnico, gastronomico e/o certificazioni di qualità o di originalità. Operativamente per poter offrire questo servizio alla propria clientela è necessario dotare il proprio punto vendita con totem o colonne “intelligenti”. Questi dispositivi sono costituiti da un sistema di lettura degli articoli interrogati e da uno schermo video per la condivisione delle informazioni. Il cliente avvicinando il prodotto all’area apposita per l’identificazione, riceverà in risposta sul video le informazioni condivise.
Questo tipo di servizio è rivolto a negozi, enoteche, ristoranti e locali.
Un secondo possibile utilizzo implementato in diverse catene alberghiere statunitensi permette al sistema RFId di tracciare in modo efficacie il consumo di liquori nei propri bar.
Questo permette di incrementare in modo sistematico l’utile derivato dalla spesa per alcoolici e ammortizzare in brevissimo tempo l’investimento. Infatti questa soluzione ha un ROI molto rapido, infatti nelle case history americane l’investimento iniziale è stato ammortizzato in 3 mesi.
Abbiamo quindi visto come l’RFId, abbinato a un software (come l’Ali4Esc) che permette la tracciabilità di un bene lungo tutta la supply chain estesa (dalla produzione al cliente finale) dell’olio o del vino, consente di incrementare l’efficienza di diversi processi aziendali, riducendo le spese e aumentando gli utili.