mercato grigioInnanzitutto definiamo “mercato parallelo“. Questo fenomeno, meglio conosciuto come mercato grigio o semplicemente parallelo, si riferisce al flusso di beni tramite canali di distribuzione commerciale diversi da quelli autorizzati o da quelli pensati dal produttore o fabbricante.

Diversamente da quelli del mercato nero, i prodotti del mercato grigio non sono illegali; soltanto, vengono venduti al di fuori dei normali canali di distribuzione da società che possono non aver nessuna relazione con il produttore dei beni. Ciò avviene frequentemente quando il prezzo di un articolo in un paese è molto maggiore rispetto ad un altro paese.

E’ un fenomeno che si sa esiste e spesso i produttori stessi sanno chi, tra i suoi clienti, lo fa.  Il problema è che manca a loro favore uno strumento efficace per identificare senza possibilità di errore quando un prodotto è uscito dalla distribuzione ufficiale.

Negli anni il mercato parallelo è sempre più cresciuto, magari da un lato salvando punti vendita multibrand, ma sicuramente dall’altro sfavorendo i produttori.

Il problema che sta alla base è che i prodotti ancora oggi non dispongono di sistemi di identificazione efficaci, le aziende ancora oggi non usano sistemi di identificazione univoci e non utilizzano strumenti informativi che consentano la completa tracciabilità e rintracciabilità dei propri prodotti.

Per rintracciabilità intendo che leggendo il prodotto, la sua etichetta o un tag RFID immerso in esso, il produttore è in grado di risalire a ritroso lungo tutti gli stadi della sua supply chain estesa, partendo dal fornitore della o delle materie prime che lo compongono arrivando fino al cliente (B2B) che vende poi al cliente finale o al distributore che dovrebbe vendere per esempio a negozi.

Esistono soluzioni software per adempiere queste operatività.

Un esempio è IO-PARLO, piattaforma composta da un lato web e da un lato mobile che consente la tracciabilità univoca e rintracciabilità puntuale di un oggetto.
Il lato web è a disposizione del solo produttore, il quale attraverso una dashboard chiara e semplice è in grado di sapere lo stato di ciascun prodotto identificato in modo univoco.
Per  spiegare il significato di “identificato in modo univoco” alla gente uso spesso l’esempio delle bottiglie di acqua. Se prendere una confezione da 6 di bottiglie d’acqua noterete che ciascuna bottiglia riporta il medesimo barcode e quindi risultano tutte uguali al sistema gestionale (spesso viene riportato il codice articolo), quindi se vi facessi scegliere una delle sei bottiglie poi la mischiassi in mezzo alle altr 5, voi non sareste in grado di riconoscerla. Se invece un prodotto fosse riconosciuto univocamente, anche in mezzo ad altre mille bottiglie simili dal punto di vista estetico, voi sareste sempre in grado di riconoscere la vostra bottiglia.

E’ grazie a questo concetto che IO-PARLO è in grado di aiutare le aziende a riconoscere i propri prodotti e rintracciare in modo puntuale la sua filiera. IO-PARLO dialoga con il gestionale già presente nell’azienda e scambia con lui informazioni al fine di seguire e memorizzare tutti gli stati della filiera. In più se l’ispettore leggesse il prodotto in qualsiasi punto del mondo sarebbe in grado di accedere alle informazioni a lui utili per determinare o meno una incorrettezza nella distribuzione.

Per saperne di più scrivete a info@io-parlo.com e vivistate il sito www.io-parlo.com