Nel mondo RFId, soprattutto quando si parla di transponder, capita spesso di imbattersi nel termine inglese Serialization.

Wikipedia definisce, in ambito informatico, la serializzazione come quel processo che permette di salvare un oggetto in un file, in una memoria o trasmetterlo su una connessione di rete.
In termini logistici e di tracciabilità per serializzazione di un oggetto si intende l’operazione di assegnazione di un numero identificativo univoco (SGTIN Serialized Global Trade Item Number). Il Global Trade Item Number definisce una classe di unità commerciali e non un unico articolo. Al fine di ottenere un identificativo univoco a livello di articolo è necessario combinare il GTIN e un numero seriale unico ottenendo così un Serial Global Trade Item Number detto SGTIN. Così facendo è possibile avere un articolo al quale è abbinato un identificativo univoco che permette di riconoscerlo ovunque.
La serializzazione può essere IT-based o Chip-based.
IT-based significa che per creare questa unicità si utilizzano software o sistemi amministrativi che permettono di assegnare il codice univoco e di tenerne traccia. Spesso, scelte di questo tipo sono mal viste dall’azienda in quanto possono andare a modificare i processi produttivi o comunque rischiano di abbassare la flessibilità del proprio sistema produttivo.
Chip-based è un metodo per ottenere la serializzazione dell’EPC attraverso l’utilizzo del serial number TID (Tag Identifier) che già è presente nel chip del tag RFId.
Parlando di RFId questo codice univoco (SGTIN) è scritto all’interno del banco di memoria EPC  presente nel chip del tag, quindi è una serializzazione chip-based.
La struttura dell’Electronic Product Code è definita dallo standard EPCglobal Tag Data creato dalla EPCglobal, Inc., standard gratuito e liberamente scaricabile dal sito dell’ente. Pensando al quantitativo di articoli e serial numbers da gestire a livello unico globale, è comprensibile che creare l’EPC serialization non è una cosa facile. La garanzia dell’unicità di un codice è determinata dal quantitavo di bits utilizzati in fase di creazione all’interno della memoria stessa.
Secondo lo standard GS1 EPCglobal Class 1 Gen 2 il TID è l’insieme dei dati relativi al produttore del chip, il numero identificativo del modello e un numero seriale di quel tag. Particolarità fondamentale è che questo codice TID, presente nel banco memoria del chip, è inalterabile e codificato durante la fase produttiva del tag stesso.