13.03.2018_RFID_SupplychainMichael Porter definisce, nel 1985, la catena del valore o in inglese supply chain come un insieme di processi finiti che definiscono la struttura di una organizzazione. Per la precisione quantifica precisamente i processi fondamentali in 9 che si suddividono in 5 processi primari e 4 di supporto. Sotto, a fondo pagina, riporto lo schema caratteristico della catena del valore da lui teorizzato.

La tecnologia RFID è quella che consente l’identificazione a distanza di un oggetto e lo scambio di informazioni tra esso e il sistema che lo controlla. Il prodotto viene identificato in modo univoco attraverso un transponder a radio frequenze (tag) che sostanzialmente è un’antenna a cui è associato un chip.
Questo dialoga con il sistema scambiando reciprocamente informazioni attraverso l’utilizzo di antenne e reader specifici.
Oggigiorno esistono differenti tipi di tag. Possono presentarsi come etichette adesive, come bottoni, con case plastici di varia natura in funzione delle sue peculiarità, per esempio un tag che presenta un case siliconico, resisterà molto bene alle temperature elevate e quindi andrà bene per seguire prodotti anche nelle loro fasi di lavorazione a temperature elevate. Esistono transponder di tutte le forme e per innumerevoli differenti campi applicativi.
Relativamente a readers e antenne, questi possono essere separati o uniti in un unico dispositivo, possono essere fissi  o mobile, esistono sistemi congiunti che si possono accoppiare a qualsiasi smartphone e esiste un sottoinsieme appartenente alla famiglia dell’RFID che è supportata dalla maggior parte dei produttori di smartphone. L’anno scorso perfino Apple ha aperto la tecnologia NFC che già era presente nei sui dispositivi mobile per essere utilizzata anche da app presenti nello store e non solo da app native iOS.

Se tutto è così perfetto, perchè la tecnologia, ad oggi, non ha visto la sua espansione a livello massivo?

Allora innanzitutto, la tecnologia RFID esiste da tantissimi anni (circa 70anni) ma il suo utilizzo a livello logistico e/o produttivo è iniziato negli anni 80′, in questi anni le frequenze operative sono state standardizzate a livello continentale e solo poche grandi aziende abbracciarono fin da subito la tecnologia.
In principio presentava due grandi limiti:

  • costo della tecnologia;
  • reale efficienza dei sistemi.

Per costo tecnologia intendo il costo di ogni singolo tag e il costo di reader e antenne.
Il costo dei tag era elevato e quindi non poteva essere visto come un sistema di identificazione applicabile a qualsiasi prodotto, per esempio pensiamo a tutte le etichette “a perdere”, come le etichette barcode, che si utilizzano. Per tutte quelle realtà il costo del tag era proibitivo.
La loro efficienza era instabile incontrando nell’effetto della gabbia di Faraday un nemico sempre presente. Sì la tecnologia RFID non si trova a suo agio con metalli.
Lo stesso discorso di prezzo e di performance lo si deve fare anche per reader e antenna.
Fortunatamente la tecnologia ha fatto passi da gigante negli ultimi 30 anni e ora si hanno, tag performanti, adatti a qualsiasi materiale e ambiente operativo, antenne e reader dalle dimensioni ridotte e con un buonissimo rapporto dimensione-performance, ma sopratutto il prezzo sia di tag che dei sistemi di lettura e rilevazione è diminuito notevolmente, rendendo accessibile la tecnologia a molti.

Questa evoluzione della tecnologia e del suo costo la rende, oggigiorno, molto più appetibile per una accettazione a livello massivo.

E’ comunque la tecnologia di identificazione più prestante se la tua necessità è migliorare l’efficienza dei propri processi sia a livello di magazzino che a livello operativo. Lo è se si ha la necessità di automatizzare dei processi all’interno della catena del valore “classica” e sia in quella “estesa”. Quindi non è solo una tecnologia utilizzabile a livello di magazzino, chiaro quello è uno dei suoi innumerevoli campi di applicazione, ma la bontà di questa tecnologia sta proprio nel fatto che non ha un limite. Il limite è la fantasia dei suoi utilizzatori!

Per ulteriori informazioni riguardanti questo tema, scrivete a info@rfid-sistemi.biz.

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