RFID
Qualche tempo fa abbiamo scritto un post tecnologico riguardante il particolare utilizzo di alcuni speciali transponder RFId come data-logger (www.rfid-soluzioni.comdata-logger) di grandezze fisiche particolari (temperatura, umidità, luce, ecc…).

Questi sistemi sono fondamentalmente tag attivi con una discreta quantità di memoria ed equipaggiati con un trasduttore per misurare la grandezza fisica interessata: sono, a tutti gli effetti, dei sistemi elettronici di misura completi.

L’idea che si vuole lanciare al MIT (Massachusetts Institute of Technology), presso il laboratorio di Auto-ID, è quella di utilizzare un tag passivo low-cost dotato di una antenna speciale in grado di degradare le proprie prestazioni se esposta ad una grandezza fisica particolare. Chiariamo il concetto con un semplice esempio: supponiamo di disporre di un tag UHF Class1Gen2 dotato di una antenna di materiale X. Il tag nuovo, appena apposto al prodotto, presenta una performance in termini di distanza di lettura pari a 5 metri (con un reader appropriato) ma il materiale X di cui è composta l’antenna ha la caratteristica di degradare le sue proprietà di conducibilità elettrica quando esposto alla luce: più luce riceve il tag e più le sue performance calano.
Il nostro prodotto campione viene spedito e ricevuto dopo qualche giorno di viaggio: in fase di ricezione si scopre che le performance del tag sono diminuite drasticamente e, a parità di reader, la distanza di lettura è di 25 centimetri.
Figura 1: un esempio di possibile relazione tra grandezza fisica da monitorare e caratteristiche elettriche di una antenna.
L’informazione che tale tag ha raccolto è molto più povera di quella di un data-logger ma molto significativa: il prodotto è stato esposto alla luce ed il tag lo evidenzia perdendo le caratteristiche di performance. Ovviamente, oltre alla qualità di informazione, anche la quantità è molto ridotta rispetto ad un data-logger: quando il prodotto è rimasto esposto alla luce è un parametro ignoto e anche che tipo di luce e la sua intensità non sono dati conosciuti: sarebbe quasi corretto dire che questa antenna-sensore fornisce un’informazione binaria: luce si oppure luce no.

L’innovazione portata da tale studio è fondamentale: riuscire a monitorare merci deperibili a livello di singolo prodotto (item-level) utilizzando tag UHF low-cost garantendo così l’integrità del prodotto per tutta la supply-chain.