La tecnologia RFID può permettere di ottenere numerosi vantaggi a livello di efficienza e non solo, ma come tutti i progetti sensibili la sua implementazione deve essere seguita con cura e precisione

al fine di ottenere realmente i vantaggi sperati, non perdere tempo, non avere aggravi extra-budget e soprattutto dilatazioni del ROI inizialmente calcolato.

Di seguito gli 11 punti che garantiscono di implementare un sistema che utilizza la tecnologia RFID con successo:  
1-    Fare ricerca: implementare una soluzione a radiofrequenza è un processo che riscontra caratteristiche uniche, in quanto ogni azienda ha le proprie esigenze e operatività. Il primo passo utile, per chi volesse implementare nella propria azienda una soluzione di questo tipo è cercare casi applicativi simili al proprio, al fine di incrementare la propria cultura in materia RFID e capire al meglio cosa può e non può effettivamente fare la tecnologia. La ricerca deve anche portare alla scelta di un partner strategico, un system integrator/solution provider, possibilmente della propria zona. L’appartenenza del partner tecnologico al proprio territorio è importante. Bisogna sapere che ogni continente ha dei propri standards in ambito di radiofrequenza e ogni nazione ha delle proprie regolamentazioni.
2-    Sviluppare una strategia RFID: è basilare mettere a fuoco fin dall’inizio quali sono gli obbiettivi che ci si prefigge di ottenere con l’implementazione della tecnologia a radiofrequenza. Per esempio volete migliorare gli inventari? L’automazione dei processi operativi? Il servizio ai clienti? Volete migliorare l’efficienza della vostra supply chain? O essere i primi, rispetto ai propri competitor, a implementare questa tecnologia? Le motivazioni che possono portare la direzione ad acconsentire a sviluppare un nuovo sistema possono essere tante e molteplici, quindi fissare una strategia è basilare per non perdere la bussola in corso d’opera.
3-    Stabilire delle aspettative realistiche: come accennato sopra, la tecnologia RFID può portare l’azienda a ottenere notevoli vantaggi, ma non può fare miracoli. Quindi per esempio, è più sensato pensare a migliorare l’efficienza, attraverso l’uso della tecnologia, delle operatività a livello manuale piuttosto che cercare un’automazione eccessivamente spinta e completamente automatizzata.
4-    Eseguire tutti i calcoli iniziali necessari: ogni azienda dovrebbe stendere un budget in funzione delle proprie esigenze. Per esempio qualcuno vede come fulcro del budget l’investimento iniziale per l’approvvigionamento dell’hardware, mentre per altri può essere il costo dovuto a un continuo acquisto di tag da accoppiare al proprio prodotto. E’ però decisivo preparare un budget sulle spese sia immediate che future prima che il progetto inizi e altrettanto sensato sarebbe far preparare una analisi del caso di business (SWOT) al fine di poter poi calcolare in modo preciso un ROI del progetto. La cosa migliore sarebbe fare questo genere di analisi a organi esterni all’azienda, ma che siano in possesso di conoscenze in materia RFID, che magari non hanno preconcetti iniziali che possano inficiare sulla realtà.
5-    Creare una commissione RFID: se integrare un progetto RFID nella propria azienda va a interessare più aree della stessa, è cosa giusta avere all’interno di questa commissione un rappresentante per ogni area interessata, al fine di avere conoscenze specifiche a supporto delle scelte strategiche. Avere le idee chiare della strategia, è uno dei punti fondamentali per ottenere il massimo dal sistema a radio frequenze e un modo per ottenerla è realizzare, incrociando i know-how, una lista accurata con i punti di cosa si vuole ottenere dal sistema. Così facendo sarà più facile capire cosa si vuole dalla tecnologia a radiofrequenze e quali sono le priorità e eventualmente avere già le idee chiare su possibili scenari futuri.
6-    Scegliere un buon system integrator- solution provider: al giorno d’oggi la tecnologia RFID è la novità in ambito aziendale e spesso ci si può imbattere in system integrator non specializzati in essa. Quindi è importante, al fine di ottenere risultati utili e sperati, rivolgersi a chi ha sia l’esperienza in materia che la conoscenza di prodotti oltre ad una comprovata conoscenza delle dinamiche aziendali e dei processi.
7-    Fare una Site Survey: con il termine site survey si intende creare un modello dell’area dove si intende inserire il sistema. Il modello deve essere del tutto uguale all’ambiente in cui il progetto verrà implementato così da poter capire in modo accurato tutti i cambiamenti necessari al fine di implementare l’RFID. Questa operazione può facilitare la scelta dell’hardware necessario al progetto o per rendere più facile il lavoro della stessa, permettendo di ridurre eventuali distorsioni dovute alla presenza di materiali “nemici” alle radio frequenze sia capire come aggiornare le metodologie operative in previsione dell’implementazione della tecnologia a radiofrequenze.
8-    Prepararsi all’RFID: cosa significa questo sottotitolo? Significa che se l’azienda ha dei problemi sistemici propri, l’RFID non potrà risolverli. Quindi al fine di avere un sistema che fa ciò per il quale si è installato è necessario preparare l’organizzazione operativa dell’azienda per essa. L’utilizzo della radiofrequenza può permettere di migliorare l’organizzazione aziendale capendo dove sono i colli di bottiglia e le inefficienze, ma l’azienda poi dovrà essere pronta a eseguire cambiamenti al fine di abbattere le problematiche.
9-    Eseguire un pilot: eseguire un pilot è fondamentale nell’implementazione di un sistema RFID all’interno del proprio ambiente di lavoro. Spesso, per motivi economici, questo viene fatto “al risparmio” e questa è la scelta peggiore che la dirigenza possa fare in quanto farlo in modo approssimativo potrà dare risultati approssimativi e quindi non è colpa della tecnologia se ciò che si ottiene è lontano dalle aspettative iniziali e soprattutto il ROI del progetto non sarà allineato con i calcoli preventivati. Un pilot preciso permette di ottenere feedback precisi sulle scelte fatte “a tavolino” in merito all’hardware (reader, antenne e transponder) che al software. Non c’è da stupirsi se durante questa parte del progetto le scelte fatte possono variare. Spesso capita che i tag scelti non siano i migliori utilizzabili sia in termini di prestazioni che di dimensioni.
10- Eseguire valutazioni periodiche della soluzione: l’implementazione di un sistema RFID può impegnare dai 3 ai 24 mesi in funzione della complessità dello stesso, dell’ambiente e del grado di automazione e integrazione di più sistemi. Eseguire valutazioni periodiche da parte della commissione aziendale atta a sovrintendere il progetto permette di avere sempre il polso della situazione e di come l’implementazione sta procedendo, oltre a capire sempre meglio come la tecnologia funziona anche in ottica di problematiche che magari si dovranno affrontare in futuro. E’ importante, per l’azienda, identificare scadenze e le tappe fondamentali del progetto in quanto altrimenti sarà possibile che la strategia muti in corso d’installazione andando a pregiudicare i risultati finale, le preventivazioni economiche e il ROI.
11- Espandere la soluzione: espandere la soluzione significa poter ottenere vantaggi ulteriori dal sistema sfruttandolo al massimo. Questo punto è lo scenario più usuale che si prospetta a chi implementa l’RFID, in quanto dopo aver implementato in modo corretto e efficacie la tecnologia si otterranno i vantaggi e le efficienze sperate e quindi sarà spontaneo lavorare di fantasia e cercare di migliorare anche altre aree del proprio business.