The Maharaja Sayajirao University of Baroda è una delle università più importanti in India e sicuramente una delle più avveniristiche per la scelta di implementare tecnologie di ultima generazione in realtà di tutti i giorni, messe a disposizione dei propri studenti, docenti e operatori.

In questo articolo andremo a trattare il progetto legato all’ introduzione della tecnologia RFId per migliorare la gestione della propria biblioteca (Shrimati Hansa Mehta Library), una delle più importanti biblioteche nazionali fondata nel 1950 e che ha al suo interno oltre 25.000 libri, e di altre biblioteche universitarie nazionali.
Il progetto ha lo scopo di creare un sistema automatizzato in grado di identificare in modo univoco ciascun libro, di identificarlo automaticamente e di permetterne la tracciabilità e rintracciabilità. Come in molti altri progetti RFId, i vantaggi che un sistema di questo tipo porterà ai suoi utilizzatori sono:
–       riduzione tempo perso nella ricerca di un testo;
–       inventario sempre aggiornato e preciso;
–       nessun errore umano in fase di uscita e rientro di un libro;
–       capacità di tenere sott’occhio innumerevoli aspetti di gestione di una biblioteca così grande;
–       possibilità di fornire agli utilizzatori servizi aggiuntivi.
Il sistema, a livello hardware, è essenzialmente composto da reader fissi, mobile, tag adesivi per i libri e card RFId per gli utenti. Il progetto è stato seguito anche dal governo del Gujarat, il quale ha sovrinteso le gare di appalto per l’hardware (vinta da Gujarat Informatics Limited).
Tutto il progetto dovrà monitorare oltre 800.000 libri e tesi vari che ad oggi venivano identificati attraverso il barcode; il barcode verrà sostituito da tag RFId e quindi l’uscita di un libro, il suo rientro e la matricolazione di testi nuovi, saranno operazioni facili e precise, grazie al sistema a radio frequenza. Attraverso l’utilizzo di questa infrastruttura hardware-software un fase critica quale il rientro del testo in biblioteca, potrà essere eseguita completamente in automatico, senza nessun operatore che fisicamente ritiri il libro e lo “ricarichi” a magazzino.
Questo breve articolo è interessante perché permette di capire come progetti che utilizzano la radiofrequenza sono facilmente implementabili in una biblioteca o libreria, avvantaggiati anche dal fatto che la carta e i libri sono composti da materiali che ben si relazionano con i campi elettro-magnetici generati dal sistema reader-antenna-tag. Unendo la tecnologia a un software in grado di gestire ogni singolo prodotto e tracciarlo, il gioco è fatto.