superdry logoIl mondo dell’abbigliamento e de retail è da anni molto attivo nell’utilizzare la tecnologia RFID all’interno dei propri capi, nei negozi e nei magazzini.

Molti grandi nomi hanno puntato in modo deciso su soluzioni informatiche che consentano attraverso la tecnologia a radio frequenze di raggiungere gli obiettivi desiderati.
Decathlon, Intersport, Misako, Adidas, Sport Zone, Giks, Wolky, Moncler, Spyder, etc… sono alcuni dei molti nomi che hanno scelto l’RFID come strumento per implementare una tracciabilità delle proprie produzioni, migliorare l’accuratezza e la velocità degli inventari, per gestire il riordino programmato al fine di eliminare problemi di stock-out, per migliorare il servizio ai clienti, gestire le pratiche di vendita nei punti vendita e riordino della merce dall’area di vendita al magazzino, etc… Anche questo elenco può essere molto lungo, infatti ognuna delle realtà sopra elencate ha cercato e trovato in soluzioni informatiche che utilizzano tag RFID come sistema di identificazione (sempre accoppiato a barcode 2D) uno strumento per raggiungere gli obiettivi prefissati.

Superdry è un big brand britannico nel settore dell’abbigliamento nato nel 2003 e con all’attivo negozi in UK, USA e Europa oltre a una attiva rete di vendita online. La sua necessità principale all’epoca dello studio del primo progetto che vedeva l’utilizzo di radiofrequenze, era quella di migliorare gli inventari al fine di migliorare le vendite sia dei negozi fisici che quelli virtuali.
Il primo progetto è terminato nel 2018 con il roll-out della soluzione nei suoi 37 negozi in tutto il mondo.

L’utilizzo giornaliero della soluzione ha portato alla luce anche alcune problematiche connesse alle letture non desiderate di prodotti in transito nelle vicinanze di antenne. Solitamente quando ci si trova a confrontare certe problematiche, la prima azione usualmente è quella di diminuire la potenza del raggio di lettura dei dispositivi. Ovviamente così facendo si diminuisce anche l’efficienza del sistema quindi diciamo che non è sempre la mossa migliore. Superdry, nel caso specifico delle letture delle barriere che gestiscono il passaggio dei prodotti che vanno dal magazzino all’area di vendita e viceversa, ha risolto il problema grazie all’utilizzo di schermi particolari per ridurre effetti di frequenze disordinate che portano a letture di tag non desiderati. Questi schermi attraverso una gabbia di Faraday, fogli di Mylar o barriere metalliche riducono l’effetto di scattering delle frequenze migliorando sensibilmente l’efficienza globale del sistema.

Superdry, secondo le parole di James Eastwood (Superdry’s implementation manager), oggi realizza un inventario in 25 minuti contro le diverse ore impiegate in passato, questo ha fatto in modo che il ROI del progetto incrementasse, rendendo il sistema ancora più vantaggioso finanziariamente parlando.

La soluzione, ora perfezionata e resa molto più efficiente, porta ad avere vantaggi sia per gli operatori che per i dirigenti.
Gli operatori sono autonomi nell’eseguire operazioni attraverso i dispositivi mobile e comunicare le informazioni al sistema in cloud. L’operatività non è solo quella di eseguire l’inventario ma anche per esempio cercare di localizzare prodotti dal dispositivo stesso e conoscere in tempo reale la loro giacenza. La soluzione aiuta gli operatori anche a identificare chi ha quel determinato articolo nel caso non fosse presente all’interno del magazzino dello store.
Il management è in grado ora di conoscere in modo preciso e in tempo reale lo stato degli inventari e delle vendite di tutto il gruppo.

Il completamento del roll-out delle soluzioni che porteranno a migliorare l’efficienza del sistema previamente installato in tutti gli store del gruppo è previsto per Ottobre di quest’anno.

Resteremo attenti a captare eventuali novità relative a questo progetto.

Per informazioni connesse all’applicabilità della tecnologia RFID in sistemi verticalizzati scrivete a info@rfid-soluzioni.com.