fid in a ringLa tecnologia di stampa 3D negli ultimi anni sta avendo uno sviluppo deciso, allargando il suo campo applicativo dal design e dalla prototipazione fino al settore manifatturiero nel suo più ampio spettro. Studi dicono che l’utilizzo di componenti stampati diventerà uno standard nei prossimi anni.

I vantaggi di questa tecnologia sono svariati, dal costo di produzione, alla velocità di realizzo di un pezzo fino agli ottimi risultati tecnologici che questi prodotti riescono a ottenere.

La tecnologia consiste nel stampare strato per strato l’oggetto fino alla sua completa realizzazione tridimensionale.
I materiali che si possono stampare sono innumerevoli: materiale plastico come PLA, carta, ceramica, metalli, cibo, kevlar, fibre di vetro e carbonio, etc…
L’utilizzo di prodotti realizzati con questa tecnica ha creato però anche un mercato sempre più vasto di copie molto simili agli originali. Tanto è facile, oggigiorno, copiare qualsiasi manufatto,  lo è forse più realizzare con stampa 3D la copia di un oggetto realizzato con la stessa tecnica.

La necessità di tracciare i pezzi originali è una problematica molto importante e diverse sono le soluzioni che si possono utilizzare.
La tecnologia RFID è sicuramente una tra le migliori soluzioni possibili per tracciare e identificare un prodotto e anche in questo settore viene implementata per questi scopi.

Tecnicamente utilizzare le radio frequenze per tracciare un oggetto stampato, significa trovare il modo di immergere all’interno del prodotto un tag RFID, al fine di renderlo univocamente identificabile attraverso dispositivi fissi o mobile.
I tag dovranno essere chiaramente di dimensioni tali da poter essere inseriti all’interno dell’oggetto, ma da questo punto di vista l’offerta del mercato è talmente vasta quanto a dimensioni dei transponder per tipo di frequenza scelta che non è sicuramente un problema. Se poi il mercato non soddisfacesse le esigenze, ricordiamoci che il tag perfetto può essere realizzato su misura, realizzando studi, prove e successivamente la sua produzione in serie. Giusto per citare un esempio di tag studiato e realizzato ad-hoc citiamo il tag che Moncler usa per tracciare i suoi capi, completamente realizzato con un disegno dell’antenna coincidente con il profilo del suo tipico logo. Quì l’articolo scritto a riguardo.

Per poter identificare e tracciare un prodotto non basta il tag RFID, quello è il sistema di identificazione dell’oggetto, serve anche un sistema informatico che consenta la gestione dei prodotti, la loro identificazione a livello di database, la loro identificazione attraverso dispositivi mobile o fissi e lo scambio di dati e informazioni tra sistema e tag.
Nel mondo manifatturiero diciamo classico esistono piattaforme che permettono di gestire l’identificazione univoca, la tracciabilità di prodotti e la garanzia di originalità attraverso un tag RFID ad essi accoppiato. Le stesse possono essere utilizzate anche per tracciare i prodotti dotati di sistemi a radiofrequenza creati attraverso la stampa 3D.

Un esempio è IO-PARLO, un sistema integrato di app web e mobile che consente ai produttori di identificare e tracciare le proprie creazioni e allo stesso tempo di creare un sistema di dialogo tra produttore e utente finale o collaboratore ai fini di marketing, supporto tecnico o gestione del servizio.

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