27.11.2017_pro&contro_rfid_passOggigiorno nelle realtà industriali e logistiche la necessità di ridurre i tempi di inventario, di identificare un semilavorato lungo la linea di produzione, di un prodotto finito al termina della stessa, o comunque più in generale di automatizzare il processo di identificazione di un oggetto è viva e sempre in aumento. Lo scopo è semplice, aumentare l’efficienza dei propri processi, siano essi logistici, produttivi o contabili (vedi carte di credito NFC).

La tecnologia RFID è una delle poche tecnologie che consente questo tipo di automazione.

In questo articolo descriverò i principali vantaggi e svantaggi della tecnologia a radio frequenze, partendo dalla più semplice tra le sue tre sottocategorie. Nelle prossime settimane tratteremo anche le altre due.

Tecnologia RFID Passiva

Questa branchia dell’identificazione attraverso radio frequenze è senza dubbio la più semplice.

I tag RFID passivi non presentano batterie al loro interno che li alimentano e sono essenziali nella loro struttura: hanno un circuito integrato e una antenna. Sono solitamente accoppiati a etichette classiche, ma possono anche presentare case rigidi o flessibili a seconda del loro utilizzo finale.

Questi tag vengono identificati dal sistema informatizzato per mezzo di una antenna collegata o integrata in un reader, la quale emettendo un campo magnetico va ad eccitare il tag che ottiene così, attraverso l’induzione elettromagnetica e l’amplificazione del segnale, l’energia sufficiente per dire al sistema chi è e cosa contiene nella propria memoria.

Arriviamo ora a parlare dei vantaggi e degli svantaggi di questa categoria di tag.

Vantaggi

  1. Costo – senza dubbio il vantaggio competitivo più influente rispetto alle altre due categorie. Questa sua peculiarità di essere composta solo da un chip integrato e da una antenna, è ciò che gli ha permesso di essere molto utilizzata. Personalmente nella mia esperienza, il 99% dei casi applicativi a me proposti vedevano l’utilizzo di tag passivi.

  2. Peso – se parliamo di tag inlay, il peso di questi è davvero minimo. Da meno di un grammo fino al massimo di 2 grammi per i tag adesivi di grandi dimensioni. I tag passivi con hard-case possono pesare ovviamente di più, ma in generale, il fatto di non avere al proprio interno una alimentazione a batteria è il motivo della sua maggiore leggerezza rispetto ai tag attivi o semi-attivi/semi-passivi.
  3. Durata – anche in questo caso specifico è la batteria che fa la differenza. Non avendo questo tipo di alimentazione al proprio interno, la loro durata è superiore ai 20 anni. Diciamo che la sua durata è più legata all’ambiente in cui viene utilizzato piuttosto che a un decadimento tecnologico.
  4. Rumore – Non emette nessun tipo di suono, né a riposo né al momento della sua interrogazione.

Svantaggi

  1. Raggio di azione – in un tag passivo questo è in funzione della sua dimensione, struttura e campo di applicazione. Due tag di dimensioni molto diverse tra loro in un ambiente privo di liquidi o metalli avranno differente campo di lettura. La presenza di metalli e liquidi inficiano, se non pregiudicano, il campo di azione.
  2. Memoria – i tag passivi hanno una capacità di stoccaggio della memoria molto bassa, sia per una questione di dimensione dei chip, sia per il fatto della mancanza di alimentazione. In questo articolo spiego meglio la questione memoria e sua composizione in un chip per tag passivo.
  3. Sensori – non presentando al proprio interno batterie, questi tag possono solo essere usati a scopo identificativo. Il che non vuol dire che poi non possano essere create a monte azioni a livello di sistema. Ma sarà il sistema a fare questo, il tag semplicemente dice chi è una volta interrogato.

Nel prossimi articoli tratteremo i vantaggi e gli svantaggi della tecnologia RFID attiva e semipassiva.

Per richiesta informazioni contattate info@rfid-soluzioni.com.