31.01.2017_rfid_branding

Fare branding, creare la propria marca, dargli un’identità rappresentativa che arrivi al cliente, che lo colpisca, che lo faccia sentire sicuro e riuscire a fidelizzarlo al proprio brand è oggigiorno sempre più una necessità per tutte le aziende di qualsiasi settore, sia che operi nel B2B(Business-to-business) sia nel B2C(Business-to-costumer).

La tecnologia RFID può trasformarsi in uno strumento molto utile al fine di rendere più forte la propria immagine agli occhi del mercato.Infatti, un numero sempre maggiore di aziende sta pensando a implementare o ha già implementato un sistema che utilizza la suddetta tecnologia RFID al fine di migliorare sia il proprio approccio che il rapporto con i propri clienti, sia rendendo più efficienti le operazioni  lungo la propria supply chain.

Cercare di irrobustire il proprio brand non è solo grafica, brochure e pubblicità, chiaro ne è una buona parte, ma per me anche lavorare meglio, in modo più efficiente, rendere i prodotti sempre disponibili riducendo stock-out e altre inefficienze dettate da una cattiva lettura e previsione del proprio mercato e delle proprie giacenze porta la clientela a meglio fidelizzarsi al proprio brand. Pensate se poi il proprio prodotto potesse parlare e affascinare il consumatore con informazioni tecniche relativamente al prodotto, al brand, all’azienda, al territorio, alle eccellenze consigliandolo anche in abbinamenti, riordini o prodotti simili e tutto questo semplicemente attraverso uno degli oltre 2 miliardi di dispositivi smartphone che supportano la tecnologia NFC.

Ottenere vantaggi a livello operativo lungo la supply chain necessita di particolari sistemi di lettura fissi o portatili che consentono la lettura dei tag lungo la linea produttiva. 

Mentre per raggiungere i clienti siamo obbligati a utilizzare la tecnologia NFC o i nuovi tag HF vicinity al fine di permettere loro di interrogare attraverso lo smartphone il tag associato al nostro prodotto.

Descriveremo ora le tre possibili soluzioni che permettono di raggiungere i vantaggi a livello operativo e allo stesso tempo migliorare il proprio rapporto con i consumatori e innovare la propria immagine ai loro occhi.

1. Soluzione integrata RFID UHF long range più NFC 

La prima possibilità è quella di utilizzare tag diversi:

  • tag RFID UHF per tracciare i prodotti lungo la supply chain dalla nascita del prodotto. Questa tecnologia richiede lettori che lavorino nelle frequenze caratteristiche dell’UHF e consente la lettura dei tag in modo massivo e fino a distanze di 10 metri.
  • tag RFID NFC per permettere la lettura del tag ai clienti attraverso lo smartphone. La lettura avviene quasi a contatto tra lo smartphone e il tag.

2. Soluzione con tag vicinity RFID HF

Nel 2015 NFCForum, l’ente preposto a standardizzare e disciplinare l’implementazione della tecnologia NFC, ha ufficializzato le linee guida relative al nuovo Type-V. Questo supporto consentirà la lettura di tag HF ISO15693 ai dispositivi mobili come per esempio gli smartphone. Oltre a garantire un aumento nelle velocità di comunicazione tra i tag e i dispositivi mobili, permetterà l’utilizzo di un unico tag sia per poter tracciare il prodotto lungo la supply chain estesa (dalla nascita del prodotto fino al cliente) sia per raggiungere i consumatori. 

3. Soluzione con tag proximity RFID HF/NFC

Oggigiorno esistono in commercio tag che supportano entrambe le standardizzazioni e cioè ISO15693 e ISO1443 A/B. Questi transponder sono interrogabili sia attraverso antenne e reader HF dominate dallo standard ISO15693 sia con smartphone che sottostanno alle imposizioni dello standard 14443. Quindi ora credo che la vostra confusione raggiungerà il massimo visto che proprio nel punto sopra scrivo di un nuovo tag “super” interrogabile con entrambi gli standard. Dove sta la differenza? La differenza sta semplicemente nelle prestazioni. Utilizzare un tag proximity lungo la supply chain non è la scelta più azzeccata. In questo articolo spiego quando può risultare utile utilizzare questi tag per questioni di carattere operativo.

Ognuna delle soluzioni sopra proposte ha i suoi pro e i suoi contro che non metto ora quì ad elencare.

Ora sapete quali soluzioni la tecnologia ci propone. Resta da scegliere il software che sia in grado di fare tutto questo. Un esempio è ALI4ESC che unitamente al servizio BRANDPROTECTION  permette di elevare la propria efficienza operativa e allo stesso tempo innovare il proprio rapporto con i consumatori.

Dove sta la differenza? La differenza sta semplicemente nelle prestazioni. Utilizzare un tag proximity lungo la supply chain non è la scelta più azzeccata. In questo articolo spiego quando può risultare utile utilizzare questi tag per questioni di carattere operativo.

Ognuna delle soluzioni sopra proposte ha i suoi pro e i suoi contro che non metto ora quì ad elencare.

Ora sapete quali soluzioni la tecnologia ci propone. Resta da scegliere il software che sia in grado di fare tutto questo. Un esempio è ALI4ESC che unitamente al servizio BRANDPROTECTION  permette di elevare la propria efficienza operativa e allo stesso tempo innovare il proprio rapporto con i consumatori.

Per informazioni scrivete le vostre domande a info@rfid-sistemi.biz